Dopo 9 anni dall’ultima manovra tariffaria, dal primo luglio 2023 il costo dei biglietti e degli abbonamenti extraurbani dei servizi di trasporto pubblico nel bacino di Modena viene adeguato in parte all’inflazione. La decisione è stata recepita dalla Provincia di Modena, dopo un confronto tecnico con l’Agenzia per la mobilità e SETA. Nell’ambito di questo confronto è stato deciso di agevolare gli abbonati annuali residenti nei territori più periferici della provincia, montagna e Area Nord, che devono percorrere lunghe distanze in bus, bloccando le tariffe al costo massimo di 4 zone. Nessun aumento quindi per chi percorre 5 zone, e riduzioni per chi ne percorre 6 o 7. Grazie alla promozione Salta su, finanziata dalla Regione, gli studenti delle scuole medie e quelli delle scuole superiori aventi diritto continueranno a viaggiare gratuitamente. Attraverso questi adeguamenti, che assorbono solo in parte l’inflazione accumulata dal 2014 ad oggi, si consente al Gestore SETA di rispettare i vincoli di mantenimento dell’equilibrio economico di gestione richiesti dalla legge Regionale in materia e di effettuare gli investimenti necessari all’acquisto di mezzi nuovi ed efficienti, come quelli appena presentati, nonostante l’impennata dei prezzi dei carburanti e le conseguenze dell’epidemia di COVID.
Per il Presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «va preso atto che dal 2014 l’inflazione è aumentata del 18 per cento e sono aumentati anche i costi dei carburanti. Nonostante questo, apprezziamo la scelta di adeguare i costi tariffari mediamente del 10 per cento, attuando scelte sulla modulazione degli abbonamenti che vanno incontro agli utenti che vengono dai territori più periferici e svantaggiati andando, in alcuni casi, addirittura a diminuire i costi rispetto al passato».
Restano invariate le tariffe dei servizi urbani di Modena, Carpi e Sassuolo.