Bilancio positivo nel 2020 per l’Agenzia per la mobilità di Modena, nonostante un anno pesantemente condizionato dalla situazione emergenziale legata all’epidemia Covid.
Si registra un utile di esercizio pari a 1.314.846 euro, derivante dalla vendita di un terreno non urbanizzato in via Delle Suore. Il valore della produzione segna un aumento del 13%, passando a 32.936.774 euro. Analogo andamento per i costi della produzione. L’aumento dei costi e del valore della produzione è legato all’acquisto di oltre un milione di chilometri aggiuntivi, svolti da operatori privati, necessari per potenziare il servizio e sopperire alla riduzione della capienza dei mezzi stabilita dalla normativa di contrasto all’epidemia di COVID. aMo ha anche gestito il Fondo per le compensazioni economiche al Gestore, per la riduzione dei ricavi tariffari e i rimborsi all’utenza.
Quest’anno è stato riscontrato un forte calo dell’utenza, legato principalmente ai vincoli alla mobilità delle persone imposti dall’emergenza sanitaria durante il lockdown, al mutamento delle abitudini di spostamento dei viaggiatori, che è proseguito per tutto il 2020, e all’adozione generalizzata di modalità di lavoro e didattica a distanza. Si stima un calo di oltre il 50% dei passeggeri rispetto al 2019.
Per quanto riguarda gli investimenti, nel 2020, nonostante il rallentamento dei cantieri a causa della emergenza sanitaria, sono proseguiti i lavori per la costruzione del nuovo Terminal – deposito bus di Mirandola. Sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria dei depositi bus e interventi sulle infrastrutture di fermata, sia di manutenzione, che di sanificazione. L’operazione più significativa per quanto riguarda il patrimonio, nel 2020, è stata la vendita, a seguito di asta pubblica, di terreni in via Delle Suore, per una superficie totale di quasi 15.500 mq. L’operazione ha prodotto una plusvalenza di 1.393.000 euro. La somma è stata vincolata, d’intesa e in compartecipazione con i Soci e in coerenza con il Piano triennale degli investimenti 2021/2023 (vedi com. n.10) per finanziare interventi a supporto della mobilità sostenibile e per cofinanziare il rinnovo del sistema AVM di monitoraggio satellitare della flotta bus.
La Proposta di bilancio, presentata il 30 giugno agli Enti locali soci dall’Amministratore unico Andrea Burzacchini riuniti in seduta telematica, è stata approvata all’unanimità. Presenti 24 Comuni e la Provincia, per un totale del 97% delle quote del capitale sociale.
L’attività di pianificazione e monitoraggio dei servizi offerti, nel 2020, ha rappresentato per Agenzia un’attività particolarmente impegnativa e complessa, a causa della necessità di adeguare la programmazione del servizio al continuo mutamento del quadro normativo, in coerenza con l’evoluzione dell’emergenza sanitaria.
Il Programma di esercizio è stato modificato 7 volte, imponendo un lavoro eccezionale di ricalibrature rispetto ai mutamenti della domanda di trasporto, in particolare quella scolastica, che ha visto l’alternarsi di periodi di lezione in presenza e in DAD. Anche le limitazioni di capienza dei mezzi, all’80% e poi al 50%, hanno inciso sulla programmazione, per la necessità di prevedere servizi aggiuntivi a quelli minimi. Per aumentare la capacità di posti offerti è stato necessario coinvolgere operatori privati, acquistando oltre un milione di chilometri aggiuntivi, attraverso risorse regionali dedicate per oltre 3 milioni di euro.
Sono proseguite anche nel 2020 le attività di aMo nel campo del mobility management (ad esempio per il progetto “Vado a scuola in autonomia”, dedicato alle scuole medie con tre ulteriori comuni partecipanti, oltre alle attività nell’ambito di diversi progetti europei (Youmobil e Regiamobil). aMo ha inoltre stipulato una Convenzione con il Comune di Modena per l’attuazione della progettazione di studi di fattibilità previsti dal PUMS 2030, per il riassetto del TPL urbano e per la realizzazione di un Hub intermodale in Piazza Dante.
Nel 2021 l’emergenza e le limitazioni legate al COVID sono proseguite per tutta la prima parte dell’anno, e sono numerose le incognite per settembre.
La Regione ha aumentato lo stanziamento strutturale di risorse per il 2021 con un milione di euro in più. Un intervento atteso e auspicato, che non colma però del tutto la situazione di sottofinanziamento in cui versava già il trasporto pubblico modenese prima della pandemia. “Con l’incremento della popolazione scolastica previsto (+800 iscritti alle scuole superiori), il permanere della riduzione della capienza – in termini al momento non quantificabili – l’incertezza sull’eventuale disponibilità, a settembre, degli operatori privati, si aprono molte sfide per l’imminente futuro – sottolinea l’Amministratore Unico di aMo Andrea Burzacchini – sfide che aMo è pronta a cogliere, al fianco dei propri Soci, per mantenere il trasporto pubblico come elemento essenziale di welfare, democrazia e qualità della vita, al pari di istruzione e sanità, e come componente fondamentale per la svolta verso una mobilità sostenibile, non più rimandabile.”